mercoledì 28 gennaio 2004

Benedetto Loggi Sacerdote, Educatore, Docente di Giuseppe Palestini



sabato 1 febbraio 2014  ore 17,30 

presso 
l’Auditorium Comunale di San Benedetto del Tronto  via De Gasperi  124.                 


Presentazione del libro *

BENEDETTO LOGGI

Sacerdote, Educatore, Docente

di Giuseppe Palestini

Da alcuni giorni è  disponibile in libreria  il volume " BENEDETTO LOGGI : SACERDOTE, EDUCATORE, DOCENTE " che racconta la vicenda umana di un personaggio sambenedettese molto conosciuto ed attivo nella Chiesa locale e nel mondo della scuola. Generazioni di ragazze e di ragazzi, e delle loro famiglie hanno avuto l'opportunità di incontrarlo  dal  1935 al 1980, tra i banchi di scuola, nei campeggi parrocchiali in montagna, nei campi scout, al cineforum parrocchiale, ai raduni universitari ad Assisi, sui campi da sci. Un sacerdote “atipico” perché  svolse la sua missione non  in una  parrocchia ma parallelamente ad esse  nella società civile sia  perché con l’ attività di insegnante doveva sostenere la sua famiglia,  sia  come riflesso delle vicissitudini che segnarono profondamente il suo essere sacerdote. Questa singolare esperienza rese  più originale, penetrante ed entusiastico lo svolgimento  del  suo ministero pastorale fino al termine dei suoi giorni; oggi documentato dalle testimonianze scritte e dalle foto d’epoca contenute nel libro.
Meno nota è la vicenda vissuta dal sacerdote Benedetto Loggi negli anni dal 1943 al 1957. Una storia che inizia   nel contesto degli avvenimenti drammatici e dolorosi della guerra (con i bombardamenti sulla città), nel quale videro la luce due iniziative  di don Vittorio Massetti (Franz ): la Casa dell’accoglienza dell’infanzia abbandonata ( S. Gemma), alla quale  Franz donò il palazzetto di famiglia  e  l’esperienza del  “Cenacolo”', una proposta di vita comunitaria del clero per il rinnovamento della funzione sacerdotale, di servizio agli indigenti ,di distacco dai beni  ecclesiastici.   La comunità sacerdotale era raccolta intorno alla Abbazia del Paese Alto. Don  Benedetto Loggi vi  aderì insieme ad altri sacerdoti .
Quest’ultima iniziativa ebbe inizialmente  l’approvazione e la benedizione dell’allora Vescovo Luigi Ferri  ma successivamente, a seguito di denuncia fatta da teologi locali, fu disapprovata dal S. Ufficio.  Si   susseguirono  scritti anonimi e palesi, diretti a screditare protagonisti e simpatizzanti del  “ Cenacolo “ che furono oggetto di incomprensioni e calunnie, incoraggiate da sottili e maliziose insinuazioni, fino a rasentare la medioevale caccia alle streghe . Tutto sfociò in una decisione drastica presa dal Vescovo su suggerimento del S. Uffizio : sospensione  “ a divinis “ dei sacerdoti implicati ,allontanamento dai seminari per quanti simpatizzavano con i cenacolisti  e scomunica  ai partecipanti laici.
Le comunità cristiane di San Benedetto e di  Acquaviva Picena si divisero in fazioni pro e  contro , animate da forti  contrapposizioni, anche nelle stesse famiglie, che si acuirono nel difficile clima politico-sociale del dopoguerra. Anche l’Istituto S. Gemma subì un doloroso ostracismo in conseguenza  di quegli avvenimenti.
Don Benedetto Loggi  fu  colpito  in pieno dalla tempesta  ma lottò   strenuamente con il suo amore per la verità, con la sua obbedienza   e con la sua dignità conservando la fede nella sua Chiesa e nei suoi pastori. Riconquistò pienamente  il ministero sacerdotale con il nuovo Vescovo Vincenzo Radicioni .
L’Autore ripercorre la vicenda biografica di don Benedetto Loggi con particolare attenzione agli avvenimenti di quegli anni “ difficili" sulla base di documenti inediti;  ci offre una lettura dell’esperienza del  Cenacolo e   del contesto culturale nel quale sono maturate le idee dei loro animatori alla luce  dei documenti e delle riflessioni  del successivo Concilio Vaticano II° . Il libro è un contributo alla verità .Nel  ricordare  quanti patirono dolorosamente  quei giorni, la Chiesa locale di San Benedetto - Acquaviva Picena  rivolga   loro  un pensiero di  sincera, cristiana  gratitudine. 

di Nazzareno Trevisani
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Nel recente volume "Il Mattone Interrato” un sacerdote e studioso contemporaneo, afferma che in quegli anni “…accanto  a preti degni e zelanti che  portavano avanti  con il massimo dell’impegno la loro vita sacerdotale c’erano altrettanti preti troppo “normali” non abituati ai grandi slanci culturali e tantomeno a innovazioni radicali”. E ancora, un vescovo della stessa diocesi, molti anni più tardi, riconobbe  (diplomaticamente)  che : “La Chiesa intervenne in forme drastiche ,proprie di quei tempi “.
A don Vittorio Massetti nel 1987 la Città di S. Benedetto rese merito civile  conferendogli il  ” Premio Truentum”.  



* Il libro è disponibile presso La Bibliofila e Nuovi Orizzonti.


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